Polo Nord: liberi dai ghiacci sia il passaggio a Nord-ovest, sia quello a Nord-est
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Polo Nord: liberi dai ghiacci sia il passaggio a Nord-ovest, sia quello a Nord-est
Gli ultimi dati di settembre dicono che lo strato di ghiaccio non è mai sato così sottile
Al Polo Nord si torna a navigare
Liberi dai ghiacci sia il passaggio a Nord-ovest sopra l'America, sia quello a Nord-est, sopra la Russia
da http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_15/polo_nord_ghiacci_d6c32d2c-8318-11dd-a6c8-00144f02aabc.shtml
Il 2008 è il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra l'America settentrionale, sia quello a Nord-est, sopra la Russia. E non è una buona notizia.
Settembre, per gli scienziati che seguono l'evoluzione climatica nell'Artico, è il mese più importante dell'anno, nel quale vengono registrati i dati di scioglimento dei ghiacci. E il quadro si conferma allarmante: «Non c'è mai stato così poco ghiaccio in Artico: lo lascia pensare il fatto che lo spessore che copre l'Artico sia sempre più sottile» ha detto Martin Sommerkorn, membro del programma Artico del Wwf. I dati raccolti, anche se non sono ancora quelli definitivi, indicano che siamo vicini al record negativo dell'anno scorso, quando la calotta artica si ridusse a soli 4,13 milioni di chilometri quadrati.
TRENT'ANNI DI ANTICIPO SULLE PREVISIONI - Uno scioglimento così massiccio si è realizzato con 30 anni di anticipo rispetto al previsto. I modelli più recenti dicono, sempre secondo il Wwf, che tra il 2013 e il 2040 ci saranno delle estati in cui l'Artico sarà libero dai ghiacci, come non succedeva da più di un milione di anni». «Se prendiamo in considerazione i dati riguardanti l'assottigliamento dello strato di ghiaccio, molto probabilmente quest'anno in Artico c'è meno ghiaccio di quanto ce ne sia mai stato da quando sono cominciati i rilevamenti», ha concluso Sommerkorn. «Questo è anche il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra l'America settentrionale, sia quello a nord-est sopra la Russia», aggiunge
Al Polo Nord si torna a navigare
Liberi dai ghiacci sia il passaggio a Nord-ovest sopra l'America, sia quello a Nord-est, sopra la Russia
da http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_15/polo_nord_ghiacci_d6c32d2c-8318-11dd-a6c8-00144f02aabc.shtml
Il 2008 è il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra l'America settentrionale, sia quello a Nord-est, sopra la Russia. E non è una buona notizia.
Settembre, per gli scienziati che seguono l'evoluzione climatica nell'Artico, è il mese più importante dell'anno, nel quale vengono registrati i dati di scioglimento dei ghiacci. E il quadro si conferma allarmante: «Non c'è mai stato così poco ghiaccio in Artico: lo lascia pensare il fatto che lo spessore che copre l'Artico sia sempre più sottile» ha detto Martin Sommerkorn, membro del programma Artico del Wwf. I dati raccolti, anche se non sono ancora quelli definitivi, indicano che siamo vicini al record negativo dell'anno scorso, quando la calotta artica si ridusse a soli 4,13 milioni di chilometri quadrati.
TRENT'ANNI DI ANTICIPO SULLE PREVISIONI - Uno scioglimento così massiccio si è realizzato con 30 anni di anticipo rispetto al previsto. I modelli più recenti dicono, sempre secondo il Wwf, che tra il 2013 e il 2040 ci saranno delle estati in cui l'Artico sarà libero dai ghiacci, come non succedeva da più di un milione di anni». «Se prendiamo in considerazione i dati riguardanti l'assottigliamento dello strato di ghiaccio, molto probabilmente quest'anno in Artico c'è meno ghiaccio di quanto ce ne sia mai stato da quando sono cominciati i rilevamenti», ha concluso Sommerkorn. «Questo è anche il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra l'America settentrionale, sia quello a nord-est sopra la Russia», aggiunge
Si ritirano i ghiacciai delle Alpi
Il ghiacciaio del Pré de Bar, in Val Ferret, in due immagini riprese a oltre un secolo di distanza
Il ghiacciaio di Moncorvé, sul versante valdostano del Gran Paradiso, si è ritirato nel giro di 80 anni (foto della Società Meteorologica Italiana)
Il ghiacciaio dello Sforzellina, nelle Alpi Retiche, in Alta Valtellina, è ormai ridotto a una piccola lingua
Effetto serra, in Europa va peggio
L’area mediterranea rappresenta la "fascia debole" per la posizione di cerniera fra le zone tropicali e le latitudini polari
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_05/europa_clima_allarme_61e68e88-92e8-11dd-9aca-00144f02aabc.shtml
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