SOVRAPPOPOLAZIONE
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DARE GLI AIUTI SOLO ALLE NAZIONI IN CUI DIMINUISCE LA POPOLAZIONE: PREMIARE I BUONI

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Messaggio  Domsky Mer Ott 01, 2008 8:45 am

Ma siamo davvero sicuri che nell’epoca di Internet i confini fra nazioni e i muri per difendere la propria identità servano ancora a qualcosa? Non sarebbe meglio farne a meno?

Sono un accanito sostenitore dell'abbattimento di ogni frontiera, sono per formare una grande Nazione Umana mondiale in cui tutti gli abitanti del mondo abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri e sopratutto le stesse possibilità.

Ma un conto è difendere la propria identità e un conto è integrarsi livellandosi verso l'alto. Nessuno rifiuta le novità positive, non c'è nessun pericolo in questo senso e nessuno rifiuta una sana integrazione.

Un buon proverbio viene accettato da chiunque, da qualunque cultura provenga.

C'è un problema di cui però non si vuole parlare, la sovrappopolazione.

In Italia non c'è nessun problema ad integrarsi con persone di cultura diversa, però se noi giustamente stiamo riducendo le nascite e invece in altri paesi le continuano ad aumentare usando come valvola di sfogo l'emigrazione, si corrono rischi di conflitti causati non dal razzismo, ma dalla sovrappopolazione.

Non bisogna confondere razzismo, con difesa della propria identità e con sovrappopolazione e invasione di emigranti.

Bisogna invadere i paesi poveri con la cultura del figlio unico, del single senza figli prima che ci invadano loro con la loro cultura patriarcale fascista dei dieci figli che noi fortunatamente abbiamo superato.

Non bisogna guardare il problema in difensiva, ma in offensiva.

Dobbiamo invadere i paesi poveri che causano il problema della sovrappopolazione con la cultura della diminuzione delle nascite.

In Italia non c'è nessun problema di razzismo, ma di sovrappopolazione nei paesi poveri che causa il problema dell'emigrazione esagerata in paesi stranieri di persone retrograde che stentano ad integrarsi alla cultura del figlio unico.

Si confondono i problemi, un conto è il razzismo, e un conto è la povertà determinata dalla mancanza di risorse per sovrappopolazione.

Io sono il promotore di 2010: Eliminazione Povertà, la prima campagna mondiale per eliminare la povertà e sto mettendo in moto centinaia di dinamiche nonviolente in tutto il mondo per eliminare la povertà. Ma per dare un bel piatto di carne a tutti ci vogliono terreni per allevare gli animali, e se sui terreni si costruiscono case perchè aumenta la popolazione si deve deforestare e se si deforesta aumentano l'effetto serra, le catastrofi ambientali e le carestie.

Google su mia pressione ha perfino lanciato il Progetto 10 alla 100a per premiare con dieci milioni di dollari le migliori dinamiche nonviolente per eliminare la povertà. Non sono razzista e sono per l'aiuto ai poveri, forse la persona al mondo che li sta aiutando di più.

Va però ridotta la popolazione, la causa del razzismo in Italia è la sovrappopolazione, quando c'è una sola bistecca per dieci persone scatta il meccanismo del nemico esterno, si cerca di mantenere l'unità interna scagliando gli esuberi contro i poveracci della parte avversa.

Stiamo correndo il rischio di guerre e conflitti senza fine e sopratutto della rinascita e della proliferazione del fascismo su vasta scala per colpa della sovrappopolazione, bisogna intervenire sunito.

Un buon modo per intervenire è dare aiuti solo ai paesi poveri in cui il bilancio fra nascite e morti sia in negativo e quindi ogni anno la popolazione diminuisca.

Bisogna premiare i meritevoli e punire i cattivi, basta con gli aiuti alle nazione in cui aumenta la popolazione.

Bisogna aiutare i single senza figli, basta con gli aiuti alle famiglie numerose. Bisogna dare il reddito sociale a chi è senza lavoro e non ha figli: alle famiglie con figli invece degli assegni familiari vano date multe salatissime.

Per risolvere i problemi bisogna premiare i buoni e punire i cattivi. Buono è chi non fa figli, cattivo è chi fa figli. Buona è una nazione in cui diminuisce la popolazione, cattiva quando aumenta.

Domsky
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Messaggio  Domsky Gio Ott 02, 2008 3:25 pm

Le previsioni di crescita demografica calcolano un aumento della popolazione fino a oltre 8 miliardi, ma la produzione di cereali ha raggiunto il suo massimo in questi anni e basta appena per circa 6 miliardi e 500 milioni di persone.

Tant'è che il prezzo dei cereali è raddoppiato.

Siamo già in 6 miliardi e 800 milioni e infatti il cibo non basta più per tutti.

La domanda è superiore all'offerta.

E' forse prevedibile che il limite massimo della popolazione sarà sui 7 miliardi e poi la crescita si fermerà per mancanza di cibo?

Domsky
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